CINEMA

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16 Marzo 2019 opastaff
Quella del Cinemobile è una storia straordinaria: negli anni ’30, per proiettare il cinema ovunque, perché il cinema era considerato il medium più importante durante il ventennio fascista, furono attrezzati 30 furgoni con proiettori Victoria V a 35mm, con i quali proiettavano i filmati per retroproiezione su uno schermo, 

ed un impianto sonoro “balilla”, alloggiato all’interno di due vani sul tetto.
Gli impianti furono adattati alla conformazione del furgone.
Con questa attrezzatura si proiettavano documentari e film nei paesi dove non esistevano sale cinematografiche.
Uno di questi esemplari è esposto al MIC (Museo Interattivo del Cinema), presso la Fondazione Cineteca Italiana di Milano. Su questo esemplare, nel 1946, fu apposta la scritta “Presidenza del Consiglio de Ministri”, al posto di quelle fasciste.
Nel 1964 fu abbandonato in uno sfascio ma per fortuna fu ritrovato.
Ora, dopo un restauro, è stato attrezzato con un impianto digitale ed è in funzione al MIC.
Il furgone è un FIAT 618.
Una visita al MIC vale la pena solo per vedere questo esemplare unico.